La neuropatia ottica ereditaria di Leber (Leber’s Hereditary Optica Neuropathy, LHON) è una patologia neurodegenerativa che determina rapida e, nella maggior parte dei casi, permanente perdita della vista generalmente in persone giovani.
È una malattia rara a trasmissione materna, causata da disfunzione mitocondriale e si stima sia la malattia mitocondriale a maggior prevalenza (1 su 15.000 -1/50.000) (1,2). Nella maggioranza dei casi, la LHON è causata da 3 mutazioni primarie dell’mtDNA che causano disfunzioni nella catena respiratoria mitocondriale: 11778G>A/ND4, 14484 T>C/ND6 e 3460>A/ND1 (1,3,4). La LHON colpisce principalmente i giovani adulti maschi (80-90% dei casi), con un esordio tipico dei sintomi tra la 2a e la 3a decade di vita, anche se vi sono segnalazioni di comparsa di LHON tra i 2 e gli 87 anni (1).
La malattia non è di solito accompagnata da sintomi prodromici, ed ha classica presentazione clinica caratterizzata da rapida perdita subacuta e indolore della visione centrale, inizialmente in un occhio, seguita dal coinvolgimento del secondo occhio, in un arco di tempo variabile in giorni/settimane, mesi (generalmente 6-8 settimane) (3). L’evoluzione visiva globale della LHON è peggiorativa, con la maggior parte dei pazienti che progredisce verso la perdita severa dell’acuità visiva; una recente revisione dei dati pubblicati in letteratura segnala l’eventuale recupero spontaneo della vista in un sottogruppo di individui (circa il 15% dei casi) (3).
Il riconoscimento tempestivo della LHON è quindi un aspetto cruciale per la gestione del paziente e l’avvio della terapia (4); tuttavia, la rarità della malattia e la variabilità dell’espressione clinica possono ritardare la corretta diagnosi della malattia, spesso diagnosticata come neurite ottica data la somiglianza della presentazione clinica (5).