La Rivista Italiana delle Malattie Rare
Viola Ranotti, Cinzia Boselli
SC Farmacie Ospedaliere, Presidio Ospedaliero Maria...

Viola Ranotti, Cinzia Boselli
SC Farmacie Ospedaliere, Presidio Ospedaliero Maria Vittoria, ASL Città di Torino

Risdiplam, il nuovo farmaco orale per il trattamento della SMA: l’innovazione a domicilio
Prima terapia somministrabile a domicilio per la atrofia muscolare spinale, risdiplam può essere assunto per via orale con un sondino per gastrostomia o con un sondino nasogastrico e costituisce una potenziale trasformazione nella modalità di trattamento di questa patologia rara

Risdiplam, il nuovo farmaco orale per il trattamento della SMA:...

Prima terapia somministrabile a domicilio per la atrofia muscolare...

 

L’atrofia muscolare spinale (SMA) è una malattia rara che colpisce circa 1 bambino su 10.000 con un’incidenza totale di circa 800-1100 casi in Italia. È una malattia genetica con trasmissione autosomica recessiva causata nella maggior parte dei casi da una mutazione del gene SMN1 deputato alla sintesi di una proteina essenziale per la sopravvivenza dei motoneuroni, cellule specializzate nel controllo dei movimenti. Da questo deficit proteico deriva un’irreversibile degenerazione muscolare che interessa tutto l'organismo.

La gravità dei segni clinici dipende dall’entità del deficit della proteina SMN e può variare da forme più severe (tipo 0 e 1) con insorgenza precoce nei bambini, che comportano disabilità significativa e ridotta aspettativa di vita, a forme più miti (tipo 2, 3 e 4) con insorgenza più tardiva e disabilità ridotta. Attualmente, la terapia genica è l’unica soluzione definitiva disponibile in commercio, ma è fortemente limitata da problemi etici, medici ed economici. Pertanto, l’approccio terapeutico più diffuso affianca l’azione farmacologica al lavoro di una équipe di specialisti quali ortopedici e fisioterapisti con l’obiettivo di ritardare la progressione della malattia e alleviare la sintomatologia invalidante. La diagnosi precoce resta fondamentale per poter migliorare la qualità di vita del paziente.

Registrazione e meccanismo d’azione

Dal 2021 risdiplam è disponibile in commercio con l’indicazione al trattamento della SMA 5q in pazienti a partire da 2 mesi di età, con una diagnosi clinica di SMA di tipo 1, tipo 2 o tipo 3 o aventi da una a quattro copie di SMN2.

fig1Risdiplam agisce sfruttando la presenza essenziale del gene SMN2, anch’esso codificante per la proteina SMN anche se in quantità insufficienti per sopperire al deficit indotto dalla mutazione a carico del gene SMN1. Nello specifico, risdiplam, agendo come modificatore dello splicing del pre-mRNA del gene SMN2 promuove una maggiore produzione di proteina SMN funzionale in grado di migliorare la funzionalità muscolare compromessa dalla mutazione (Fig. 1).

Posologia e somministrazione

Risdiplam viene somministrato una volta al giorno dopo un pasto, preferibilmente sempre alla stessa ora. Trattandosi di un galenico magistrale, necessita di una accurata ricostituzione dal farmacista ospedaliero previa assunzione, così da garantire una preparazione a concentrazione costante. La sospensione ottenuta deve poi essere conservata in frigorifero ed è stabile per 64 giorni.

Per la somministrazione è necessario usare l’apposita siringa in dotazione e può essere assunto per via orale, con un sondino per gastrostomia o con un sondino nasogastrico. La dose giornaliera viene determinata in base all’età e al peso corporeo del paziente:

  • da 2 mesi a < 2 anni: 0,20 mg/kg
  • da ≥ 2 anni (< 20 kg): 0,25 mg/kg
  • da ≥ 2 anni (≥ 20 kg): 5 mg

Erogazione, prescrizione ed aspetti economici

Il farmaco è di Fascia H (uso ospedaliero) e viene erogato unicamente in regime di Distribuzione Diretta presso le farmacie ospedaliere. Per la dispensazione a carico del Servizio Sanitario Nazionale, viene richiesto al medico specialista di compilare l’apposito piano terapeutico di malattia rara accompagnato dalla prescrizione sul registro di monitoraggio AIFA, consentendo così ai farmacisti ospedalieri di valutare appropriatezza prescrittiva, aderenza e spesa farmaceutica.

Il primo ciclo di terapia viene dispensato dal centro prescrittore, così da agevolare la successiva presa in carico del paziente dall’Azienda Sanitaria Locale. Periodicamente sono previste delle visite di rivalutazione dei pazienti e rinnovo dei piani terapeutici. Grazie alla collaborazione clinici-farmacisti ospedalieri viene garantito uno stretto monitoraggio del paziente durante tutto il suo percorso.

Nei pazienti pediatrici il costo terapia annuale con risdiplam (€ 26.383 - € 82.444) risulta inferiore rispetto all’alternativa in commercio, nusinersen (€ 131.530). Inoltre, il costo terapia annuale nei pazienti adulti con risdiplam è inferiore per il primo anno di terapia (€ 131.909 vs € 263.061) con nusinersen e sovrapponibile in quelli successivi, in quanto risdiplam non richiede la fase iniziale di induzione.

Conclusioni

fig2Agevolare l’accesso alle terapie è di fondamentale importanza per migliorare la qualità di vita dei pazienti cronici. Rispetto alle opzioni terapeutiche ad oggi autorizzate, nusinersen e onasemnogene abeparvovec, l’inserimento in commercio di risdiplam ha cambiato significativamente il panorama terapeutico (Fig. 2), in quanto unico farmaco somministrabile a domicilio per via orale, che oltre ad avere un costo economico più contenuto e una maggiore compliance terapeutica, non richiede più i limiti gestionali del paziente legati alla somministrazione ospedaliera, semplificando concretamente il già complesso management di questa patologia e migliorando la qualità di vita del paziente e dei caregiver.

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