09/12/2022
Sindrome di Smith Magenis: identificati i meccanismi patologici implicati nella malattia genetica rara
Uno studio (1) multicentrico italiano, recentemente pubblicato su Cell, Death and Disease, ha permesso di individuare alcuni dei meccanismi patologici coinvolti nel malfunzionamento delle cellule nella sindrome di Smith-Magenis (SMS), una rara e, allo stesso tempo, complessa patologia genetica che colpisce, a più livelli, lo sviluppo del bambino.
La ricerca, condotta presso l’IRCCS Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza da un team coordinato dalla dottoressa Jessica Rosati sotto la supervisione del prof. Angelo Luigi Vescovi, è stata realizzata in collaborazione e con il supporto del gruppo di ricerca della prof.ssa Maria Pennuto, Professore Associato all’Università di Padova e Vice Direttore Scientifico dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM), della Fondazione Policlinico
Universitario Agostino Gemelli IRCCS e dell’Istituto Neurologico Carlo Besta IRCCS, due dei maggiori centri clinici di cura per i bambini affetti dalla sindrome di Smith-Magenis.
Lo studio ha permesso di evidenziare come nelle cellule dei bambini affetti da SMS si accumulino i trigliceridi, sotto forma di gocce lipidiche, a causa di una deregolazione del processo di smaltimento dei rifiuti cellulari. Questo blocco del processo di smaltimento provoca una sofferenza nella cellula, con un accumulo di radicali liberi che porta alla morte cellulare. Il progetto ha avuto inizio cinque anni fa con il prelievo di cellule da un primo paziente; successivamente, grazie all'aiuto fondamentale dell'Associazione Smith Magenis Italia, che ha sensibilizzato le famiglie coinvolte rispetto all'importanza della ricerca scientifica, è stato possibile ottenere e indagare un numero consistente di linee paziente-specifiche. Queste linee cellulari, sono state essenziali per dimostrare che esistono alcuni processi deregolati all'interno della cellula, comuni a tutti i pazienti, al di là della variabilità genomica e sintomatologica di ciascuno di loro.
“Una volta individuato questo meccanismo, siamo riusciti a migliorare con un farmaco il fenotipo patologico nelle cellule agendo sull’accumulo dei trigliceridi e dei radicali liberi e ottenendo un miglioramento della vitalità cellulare, questo andando proprio ad agire sul meccanismo biochimico inficiato dalla mutazione genetica”, ha commentato Angelo Vescovi, Direttore Scientifico dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza e Coordinatore del Progetto.
La ricerca in questione costituisce una pietra miliare nello studio di questa patologia perché, sino ad oggi, la SMS è stata prevalentemente studiata solo da un punto di vista clinico e dal 1986, anno in cui venne diagnosticata per la prima volta, non sono state sviluppate terapie efficaci per la cura.
“L’accumulo di lipidi nelle cellule derivate dai pazienti ha aperto nuove linee di indagine sui meccanismi che causano la sindrome di Smith-Magenis. Quando abbiamo iniziato questo studio, non avevamo idea di ciò che avremmo trovato. L’osservazione del comportamento cellulare ci ha permesso di scoprire questo meccanismo che ora stiamo ulteriormente studiando. La conoscenza di nuovi processi patologici potrà portare all’identificazione di strategie terapeutiche che in futuro potranno migliorare lo stato di salute dei pazienti”, hanno aggiunto Jessica Rosati e Maria Pennuto.
1. Turco EM, Giovenale AMG, Sireno L, et al. Retinoic acid-induced 1 gene haploinsufficiency alters lipid metabolism and causes autophagy defects in Smith-Magenis syndrome. Cell Death Dis. 2022 Nov 21;13(11):981.
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